Che cosa è il design thinking

Il pensiero progettuale nell’educazione

15 dicembre 2022Sei appassionato di avere un impatto positivo sulla tua comunità e sul mondo?    Se la vostra risposta è “sì”, la Solv[ED] Youth Innovation Challenge, un’iniziativa del Massachusetts Institute of Technology (MIT) che cerca soluzioni alle sfide ambientali, sanitarie ed economiche in tutto il mondo, fa per voi.

11 novembre 2022Avere una proposta di valore è essenziale per qualsiasi organizzazione per sopravvivere nel tempo, in modo che i clienti imparino a distinguerla e a sceglierla rispetto alla concorrenza.

4 novembre 2022Chiunque voglia fondare un’azienda deve diventare un problem solver, non solo per trovare il prodotto o il servizio che risolva davvero un problema della società, ma anche perché, all’interno dell’organizzazione che fonda, questa capacità sia la base per risolvere tutti i problemi che si presentano lungo il percorso.

28 ott 2022Il design incentrato sull’uomo sta rivoluzionando il mondo per il suo potenziale di creazione di servizi e prodotti innovativi che si adattano specificamente alle esigenze degli utenti.

Che cosa significa design thinking?

Il design thinking è un processo di risoluzione dei problemi che privilegia le esigenze dei consumatori. Si basa sull’osservazione, con empatia, di come le persone interagiscono nei loro ambienti e utilizza un approccio interattivo e pratico per creare soluzioni innovative.

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Che cos’è il design thinking nell’educazione?

Il design thinking è fondamentalmente un processo orientato e incentrato sulle persone, che crede nel valore e nelle esperienze degli utenti. Pensate a qualsiasi tipo di organizzazione, prodotto o spazio, da un ufficio a un sito web a un’aula scolastica.

Quali sono le 3 fasi del design thinking?

Le 5 fasi del design thinking sono: empatizzare, definire, ideare, prototipare e valutare. Esistono diversi modi di applicare questa metodologia. In generale, si tratta di un processo iterativo, che viene alimentato nuovamente con l’obiettivo di perfezionare la soluzione raggiunta.

Fasi del pensiero progettuale

Generare empatia: dobbiamo comprendere i problemi, le esigenze e i desideri degli utenti coinvolti nella soluzione che stiamo cercando. Qualunque cosa stiamo sviluppando, comporterà sempre un’interazione con le persone. Soddisfarli è la chiave per un risultato di successo.

La generazione di prototipi, in quanto sostiene che ogni idea deve essere convalidata prima di essere assunta come corretta. Il Design Thinking favorisce l’identificazione dei fallimenti, in modo che quando troviamo la soluzione desiderata, questi siano già stati risolti.

Durante il processo, vengono sviluppate tecniche ad alto contenuto visivo e plastico. Questo ci spinge a mettere al lavoro sia la nostra mente creativa che quella analitica, ottenendo soluzioni innovative e allo stesso tempo fattibili.

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Materiali: i materiali utilizzati nelle tecniche di Design Thinking sono a disposizione di tutti. Procuratevi pennarelli, fogli di carta, foglietti adesivi, matite colorate, colla e una macchina fotografica. Saranno i nostri strumenti per promuovere la comunicazione visiva, che è fondamentale nella metodologia. Un’immagine vale più di mille parole. E cosa più importante: un’immagine può evocare una miriade di idee, in quanto dà adito a interpretazioni.

Caratteristiche del pensiero progettuale

Inizialmente questa metodologia era più legata allo sviluppo di un prodotto, quindi si è evoluta ed è riuscita a diventare un fantastico strumento per generare innovazione, applicabile a tutti i settori, le situazioni, i prodotti o i servizi, soprattutto se si sta cercando di innovare, migliorare i processi, definire i modelli di business o migliorare l’esperienza dell’utente.

È una tecnica di brainstorming di gruppo che aiuta a sviluppare e migliorare prodotti o servizi. SCAMPER è l’acronimo di Substitute, Combine, Adapt, Modify, Purpose, Eliminate and Reorganise-Reverse. È stata sviluppata da Bob Eberlee e si basa sul cambiamento della funzione di qualcosa, pensando a qualcosa ma dandogli una nuova utilità o funzionalità, sarebbe come associare qualcosa che già esiste con una nuova idea di utilizzo o concetto.

La mappa del viaggio del cliente è uno strumento di Design Thinking che permette di riflettere su una mappa tutte le fasi che il cliente attraversa durante il suo ciclo di acquisto. Questo ci permette anche di sapere dove hanno interagito con il marchio, attraverso quali canali, se lo consigliano e che tipo di opinioni hanno sul servizio o sul prodotto.

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Il pensiero progettuale pdf

Tutte queste caratteristiche contribuiscono alla motivazione e avvicinano il modello all’apprendimento basato su progetti e allo sviluppo dell’apprendimento per competenze. Inoltre, consente di integrare la tecnologia nel processo in modo davvero pratico. Ecco perché il Design Thinking è una delle proposte più diffuse in classe. Poiché coinvolge la gestione dei progetti, nella sua esecuzione si ricollega anche ai noti “metodi agili” Agile e Scrum.

L’applicazione di questo metodo richiede un approccio sistematico. È un errore ignorarlo o dargli meno importanza e credere che si tratti di un processo di caos creativo o di brainstorming. Sebbene debbano essere intese in modo flessibile, queste sono le cinque fasi che devono essere eseguite quando si applica questo modello:

Le prime due fasi sono fondamentali per evitare idee preconcette sul problema e per essere il più concreti possibile. In alcuni casi, la corretta applicazione di queste due fasi può portare a una ridefinizione quasi completa del problema che inizialmente si pensava di conoscere.