Chi designa gli addetti al primo soccorso e antincendio

Quali sono le procedure di emergenza?
La legge sulla prevenzione dei rischi sul lavoro, approvata nel 1995, ha posto le basi per l’obbligo di redigere piani di emergenza. All’epoca, la letteratura tecnica disponibile e le normative precedenti esistenti in alcuni settori (alberghi, scuole, ecc.), ordinavano queste “misure di emergenza” in un formato chiamato “piano di emergenza e di evacuazione”, che si riferiva al documento che riunisce tutte le misure da adottare in caso di incidente.
Successivamente, nel 2007, è stato pubblicato il Basic Self-Protection Standard (NBA), che completa e sostituisce i precedenti piani di emergenza, aumentandone il contenuto e la portata. Ad esempio, oltre alle misure di emergenza, il piano di autoprotezione analizza l’attività e il centro e designa una struttura di intervento, propone diverse situazioni di emergenza e prevede azioni specifiche per ciascuna di esse. Pertanto, le misure di emergenza incluse nei piani precedenti diventano parte degli attuali piani di autoprotezione.
Piano di autoprotezione pdf
RISOLUZIONE del 26 giugno 2001 della Direzione Generale degli Interni e della Protezione Civile, che prevede la pubblicazione della revisione e dell’aggiornamento del Piano Speciale di Protezione Civile per l’emergenza incendi boschivi nella Comunità Autonoma di Galizia.
Pertanto, poiché la sua revisione è ritenuta necessaria a seguito dell’esperienza acquisita nell’applicazione di questo piano speciale, nonché a causa dell’aggiornamento legislativo, il piano viene rivisto.
Allo stesso modo, la struttura organizzativa dell’Infoga (Piano antincendio boschivo della Galizia, livello 0) ha subito cambiamenti significativi, poiché il territorio è stato strutturato in distretti anziché in contee.
Inoltre, ciò è contemplato nell’articolo 6, capitolo II del regolamento di base sulla protezione civile (decreto 407/1992, BOE n. 105, 1° maggio), che definisce questo rischio come una questione da pianificare in un piano speciale.
Lo scopo di questo piano speciale è garantire che le azioni per affrontare gli incendi boschivi non siano il risultato di improvvisazione, ma che siano perfettamente pianificate e coordinate.
Procedura in caso di emergenza in azienda
Consentire allo studente di assumere i compiti e le responsabilità dell’ufficiale di sicurezza della nave come definito nella Convenzione SOLAS e nel Codice internazionale per la sicurezza delle navi e degli impianti portuali (ISPS).
Per accedere al corso di Ufficiale di sicurezza navale, sarà necessario essere in possesso di una qualifica professionale della Marina Mercantile che consenta di diventare Capitano o Ufficiale di macchina, Ufficiale di plancia o di macchina, Ufficiale radioelettronico o di un titolo accademico che consenta di ottenere le suddette qualifiche.
Autoprotezione personale
Le sue disposizioni si applicano a tutti gli stabilimenti e le operazioni, a scopo di lucro o meno, indipendentemente dalla natura economica delle attività, dall’ambiente in cui vengono svolte, dalla natura dei centri e dei luoghi di lavoro e dalla natura delle macchine, degli elementi, dei dispositivi o delle procedure utilizzate o adottate.
Articolo 3 – Quando il lavoro è eseguito da terzi, in stabilimenti, centri o luoghi di lavoro del prestatore principale o con macchine, elementi o dispositivi da lui forniti, questi ultimi sono responsabili in solido dell’osservanza delle disposizioni della presente legge.
b) la graduale istituzionalizzazione di un sistema di norme, generali o particolari, in funzione delle condizioni ambientali o dei fattori ecologici e dell’incidenza delle aree o dei fattori di rischio;
d) distinzione, a tutti gli effetti della presente legge, tra attività normali, faticose, pericolose o rischiose, o attività che portano alla vecchiaia prematura o all’esaurimento e/o quelle svolte in luoghi o ambienti insalubri;