Designazioni emilia romagna

Minube
Sebbene si differenzino per molti aspetti, non da ultimo per i vini che producono, la regione Emilia Romagna forma un’unica unità amministrativa. Bologna si trova proprio nel mezzo, essendo la regione delimitata a nord dal fiume Po e a ovest dagli Appennini.
I suoi vitigni sono tra i più antichi del Paese, essendo stati introdotti dagli Etruschi e poi adottati dai Romani intorno al VII secolo a.C.. Si utilizzano principalmente vitigni di vitis Lambrusca, da cui derivano le famose varietà di vino Lambrusco.
In Emilia Romagna il Lambrusco è solitamente frizzante, dolce e delicato. Di solito è rosso, anche se può essere bianco e rosato, può essere secco o spumante, ma è sempre fatto per essere bevuto velocemente.
Tuttavia, i vini di questa regione sono stati talvolta messi in ombra da prelibatezze culinarie anch’esse a denominazione di origine protetta, come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma.
In diretta con Matías Litvak
Oggi si coltivano 12 diverse varietà di uve, da cui derivano diverse qualità di Lambrusco. Oltre a questi, ve ne sono altri che non appartengono alla famiglia del Lambrusco, come il vitigno Ancellotta, ma che sono tradizionalmente parte integrante della composizione di molti vini Lambrusco.
Il fenomeno dell'”acinellatura”, che produce acini minuscoli a causa di un’anomalia nella fioritura, rende il Lambrusco di Sorbara apprezzato e facile da ricordare, caratteristiche notevoli che lo distinguono dagli altri Lambruschi.
Questo vitigno, di media vigoria, si è adattato al clima delle colline con terreni argillo-calcarei. È un vitigno autoctono dell’Emilia, diffuso soprattutto nella zona di Castelvetro. Il suo nome è dovuto alla caratteristica colorazione del grappolo d’uva maturo. È particolarmente adatto alla produzione di vini spumanti armoniosi e corposi.
È originario della zona di Carpi, cioè della pianura situata a nord-ovest della provincia di Modena. Questo vitigno è molto vigoroso, con una buona produzione. Il suo ammasso è estremamente compatto, con una forma cilindrico-conica. Produce un vino fresco, dal profumo piacevolmente vinoso e dal colore energico. È ideale per essere degustato giovane, anche se è di tipo piacevole e frizzante.
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La geologia varia, con lagune e zone di saline nel nord e molte sorgenti calde nel resto della regione, risultato di sorgenti d’acqua sotterranee venute in superficie in diversi periodi della storia.
In seguito, i centri principali furono governati da vescovi (IX-XI secolo), poi si formarono i primi comuni (XII secolo), che insieme riuscirono a sconfiggere i piani egemonici dell’imperatore Federico II.
Le testimonianze del periodo romano, come l’Arco di Augusto a Rimini, sono scarse, a causa del carattere provinciale e agricolo delle città emiliano-romagnole. Molto importante è invece la straordinaria fioritura dell’arte bizantina a Ravenna, che nel V-VI secolo si arricchisce di monumenti religiosi e spettacolari decorazioni musive: San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia, il Battistero Neoniano, il Battistero Arriano e San Apollinare Nuovo. A Ravenna è possibile visitare anche la Tomba di Dante. I monumenti paleocristiani di Ravenna sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Nuove etichette DO Montsant
È una delle località balneari più amate della Riviera Adriatica dell’Emilia Romagna, con canzoni e film dedicati e un’anima frizzante e modaiola che l’ha resa famosa in tutto il mondo. Riccione, la Perla Verde dell’Adriatico, attira da decenni famiglie e giovani con la sua atmosfera elegante e festosa.
La vita estiva a Riccione ha due punti di riferimento principali. Il primo è il famoso lungomare che si estende per oltre 11 chilometri dalla zona di Marano, al confine con Rimini, fino a Fontanelle Abissinia prima di lasciare il posto a Misano Adriatico.
Il porto divide la città in due ed è in questa zona che si trova il secondo punto di riferimento per i visitatori di Riccione, Viale Ceccarini, il luogo dove l’aria di mare incontra la moda e il glamour.
Questo elegante salotto parte dal grande Piazzale Roma, dominato dalla fontana del Bosco della pioggia di Tonino Guerra, e si inoltra nell’entroterra in un susseguirsi di boutique, vetrine accattivanti, ristoranti e bar per aperitivi all’aperto. Qui il viavai di turisti e visitatori di tutte le età non si ferma mai, nemmeno la sera, con locali che ospitano eventi all’aperto, concerti, sfilate di moda e mostre a cui partecipare con un buon drink in mano.