Lampada Pipistrello

Nata a Palazzolo della Stella, vicino a Udine (Italia), si è laureata in architettura al Politecnico di Milano nel 1954 e ha aperto il suo studio privato. Tra le sue numerose attività professionali, Gae Aulenti ha realizzato progetti di architettura in varie parti d’Europa e negli Stati Uniti.

Nel 1992 ha realizzato il Padiglione italiano per l’Expo internazionale di Siviglia in collaborazione con Piero Castiglione e l’illuminotecnica iGuzzini. Durante la collaborazione con iGuzzini ha portato a termine anche i seguenti progetti: tra il 1997 e il 1999 ha diretto i lavori di restauro dei detti Scuderes, Papali del Quirinale a Roma, e nel 2000 ha ristrutturato gli spazi di Villa Menafoglio Litta Panza di Biumo trasformandoli in aree espositive.

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Nel 1954 si laurea finalmente alla Facoltà di Architettura di Milano, dopo di che inizia la sua collaborazione con il mensile Casabella, con sede nella città in cui si era appena laureato. Questa collaborazione lo aiutò a crescere professionalmente, trattandosi di una rivista creata nel 1928 da Guido Marangoni e dedicata esclusivamente a pubblicazioni sull’architettura in Italia e nel resto del mondo.

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Aulenti ha affermato che è necessario vedere l’architettura in stretta relazione e interconnessione con l’ambiente urbano esistente. In questo modo osservava che lei stessa stava diventando quasi la sua generazione di forme, cercando di tradurre il suo spazio architettonico nella molteplicità e nell’intensità degli elementi, e quindi di definire l’universo della città.

Grazie a questa prima grande opera, ne ha realizzate altre di grande importanza, come la costruzione del Padiglione Italia all’Esposizione Universale di Siviglia del 1992. Gli è stato inoltre commissionato uno spazio per il Museo Nazionale d’Arte Moderna del Centro Georges Pompidou di Parigi.

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L’architettura ha anche delle madri: Cini Boeri

La produzione di questa lampada ha incontrato alcuni ostacoli all’inizio. In effetti, all’epoca non esistevano stampi adatti per l’asta telescopica e le alette del diffusore. Elio Martinelli, dopo molte prove, fu finalmente in grado di creare stampi e una macchina per la produzione.

La lampada Pipistrello di Gae Aulenti è stata rivista nel tempo. Sebbene lo stile sia rimasto invariato, sono state aggiunte diverse finiture e varietà di colori. Oggi è disponibile anche in ottone satinato, rame e alluminio verniciato. Le lampadine alogene, invece, sono state sostituite dai LED. Esiste anche una versione che consente di regolare l’intensità della luce.

Lampada da tavolo e da terra con telescopio in acciaio inox satinato e diffusore in perspex opalino bianco. Ha una base e un pomolo in metallo verniciato. È perfetto per il soggiorno, in quanto crea un’atmosfera calda e accogliente. Misura 55 cm di diametro e 66-86 cm di altezza.

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Monocromatico di genere neutro

In mostra anche i suoi prodotti Zanotta, una versione in tubolare d’acciaio del “Locus Solus” (1964) e una sedia pieghevole estremamente leggera e facile da riporre, l'”Aprilina” (1964), di cui è esposta una versione più robusta degli anni Settanta, piegata lateralmente e con poggiapiedi abbinato.

Alcuni dei prodotti che ha creato nello stesso periodo per FontanaArte si distinguono per l’uso di materiali diversi e per la prospettiva innovativa del suo lavoro. Ne sono un esempio la parte superiore della lampada di vetro “Giova” (1964), che può fungere da vaso, e lo scultoreo “Rimorchiatore” (1967), un ibrido tra lampada, vaso e posacenere.