Istituto del design matera

Guida all’elaborazione: Cartella pedagogica o cartella didattica

Da una prospettiva di design speculativo, mi sono posto la seguente domanda:  Cosa succederebbe se la casa fosse nomade? Per rispondere a questa domanda, ho proposto uno scenario fittizio in cui la casa libera gli “oggetti esiliati”, cioè quegli oggetti che sono stati conservati nelle case per anni, privati della loro funzione, rimossi dalla loro “patria originaria”; ma, qual è la patria degli oggetti? L’Industrial / Product Design è la patria degli oggetti nella misura in cui è la pratica che li concepisce con una funzione specifica.  In esilio, l’oggetto è privato della sua funzione, esiliato dalla sua patria del design industriale. Questo progetto cerca di rivitalizzare gli oggetti esiliati esplorando altri usi rispetto a quelli originariamente previsti dal designer, in particolare le loro funzioni narrative, politiche ed estetiche (che, a loro volta, aprono lo spazio per il dialogo, la riflessione critica e/o il posizionamento).

Ecco ICONO (abbreviazione di Institute for Objects’ Birth Control, Istituto per il Controllo delle Nascite degli Oggetti, in spagnolo), una finzione progettuale che mira a evitare che i designer creino oggetti non necessari che, alla fine, finiranno in esilio. Gli operatori di ICONO (bambini dai 5 ai 7 anni) rimpatriano gli oggetti esiliati dalle loro case (che a loro volta erano stati “progettati”) creando nuove narrazioni con/per loro e dando loro una nuova vita; dando una nuova vita agli oggetti esiliati, impediscono la nascita di nuovi oggetti (non necessari).

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Episodio 36- BIOMIMESI e design industriale

Le politiche per l’uguaglianza di genere hanno contribuito, fin dalla creazione dell’Istituto delle donne nel 1983, al miglioramento della situazione di donne e uomini, nella loro diversità. Tuttavia, i progressi raggiunti nel campo della partecipazione socio-lavorativa delle donne, come elemento essenziale del loro progresso e, come è stato notato, della società nel suo complesso, non sono né definitivi né sufficienti, né si sono tradotti nell’effettiva uguaglianza tra donne e uomini che la nostra legislazione sancisce.

Pertanto, l’Istituto delle donne realizza programmi per la promozione di tale partecipazione in collaborazione con enti locali e organizzazioni settoriali che operano nel campo della migrazione, delle donne vittime di violenza di genere, delle minoranze etniche, degli anziani e della diversità funzionale, che si articolano in:

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L’Istituto delle Donne e per le Pari Opportunità, in collaborazione con la Delegazione governativa per la violenza di genere, attraverso il Segretario di Stato per i Servizi Sociali e l’Uguaglianza promuove l’iniziativa “Aziende per una società libera dalla violenza di genere”, che si concretizza nella firma di accordi di collaborazione con aziende a livello nazionale e in diversi settori di attività per promuovere la consapevolezza della violenza di genere e favorire l’integrazione sociale e lavorativa delle donne vittime e, quando la situazione lo richiede, per facilitare la loro mobilità geografica.

Modello del Duomo di Firenze con materiali riciclati fai da te

“Ognuno di noi, nella misura in cui esiste, è chiamato a scoprire l’ambito in cui la sua azione può articolarsi con la causa dell’umanità. Vivere, nel senso pieno del termine, non significa semplicemente esistere, ma disporsi a mettersi al servizio degli altri. Vivere è, in ultima analisi, soprattutto in medicina, vivere per i malati. Finché non ci assumiamo la responsabilità delle nostre scelte, anziché vivere ci sentiremo vissuti; anziché agire ci sentiremo agiti e portati”.

I nostri obiettivi sono: promuovere e stimolare la ricerca pura e applicata nelle scienze mediche e sociali, nonché incoraggiare la diffusione culturale e tutte le manifestazioni artistiche di autentici creatori argentini.

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Medicina a Matera

La politica migratoria del governo del Messico (2018-2024) si basa sul pieno rispetto dei diritti umani con un approccio multisettoriale, multidimensionale, corresponsabile, trasversale, inclusivo e sensibile alle differenze di genere.9 Per rispettare pienamente queste basi, la nuova politica si basa su sette pilastri che ne combinano l’attuazione e la gestione: responsabilità condivisa; mobilità e migrazione internazionale regolare, ordinata e sicura; migrazione irregolare; rafforzamento istituzionale; protezione dei cittadini all’estero; integrazione e reintegrazione delle persone in contesti di migrazione e mobilità internazionale; sviluppo sostenibile.

Queste nuove linee guida si basano sui principi della politica migratoria dello Stato messicano, come stabilito nella Legge sulla Migrazione e nella Legge sui Rifugiati, sulla Protezione Complementare e sull’Asilo Politico; sugli strumenti internazionali dei diritti umani; sul paradigma migratorio del Patto Globale sulla Migrazione e sul Patto Globale sui Rifugiati, la cui adozione da parte degli Stati guida le loro azioni in materia di migrazione, e in particolare quella del Messico, che ne è stato uno dei principali promotori fin dalla sua creazione.