Nomi di sedie moderne

È composto da sei pezzi di legno curvato al vapore, dieci viti e due dadi. Le parti in legno sono state realizzate con listelli di faggio riscaldati a 100 °C, pressati in stampi di ghisa e lasciati asciugare a una temperatura di circa 70 °C per 20 ore. Le sedie possono essere prodotte in serie da lavoratori non specializzati e smontate per risparmiare spazio durante il trasporto.

Questo modello ha riscosso un grande successo, soprattutto tra i ristoranti e i caffè di Parigi, che hanno apprezzato la leggerezza, la resistenza e la funzionalità di questo tipo di mobili per l’ospitalità. Alla fine degli anni Cinquanta venivano prodotte circa 60.000 unità all’anno.

I suoi creatori hanno ideato una struttura di barre d’acciaio ricurve che, piegate, sostenevano un rivestimento in pelle. La sedia è stata progettata in modo che il corpo fosse sospeso come un’amaca. Il rivestimento a forma di farfalla, originariamente in pelle, può essere sostituito con altri di materiali e colori diversi: tessuto, tela, pelle bovina, colt… rendendola una sedia estremamente versatile e adattabile a una moltitudine di stili.

Modelli di sedie moderne

Anche la sedia Plia, disegnata da Giancarlo Piretti per Castelli, nasce dalla passione per la plastica nel 1967. La sua innovazione è dovuta al sistema di cerniere a tre dischi per il ripiegamento. www.castelli1877.com

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La Wiggle Side Chair fa parte della serie di mobili Easy Edges di Frank Gehry (1972), con cui è riuscito a dare una nuova dimensione estetica a un materiale comune come il cartone. Da Vitra. www.vitra.com

Un’altra icona di Rietveld, lo Zig Zag, creato nel 1934 e ora pubblicato da Cassina nella collezione I Maestri. L’uso delle diagonali ha rappresentato una sfida tecnica per dare forma a questa seduta tanto leggera quanto solida. www.cassina.com

Questa sedia 420 C creata nel 1950 da Harry Bertoia è una versione più semplice della sorella Diamond. Molto leggero e pratico per piccoli spazi, zone pranzo informali e qualsiasi angolo di stile. www.knoll.com

Si tratta di un’altra versione delle sedute Plastic di Charles e Ray Eames. È il modello DAX -Dining Height Armchair X-Base- e ha una discreta base a quattro gambe in tubolare d’acciaio, disponibile in versione verniciata a polvere, molto adatta anche per giardini ed esterni. A cura della ditta Vitra. www.vitra.com

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Sedie imbottite di design

Molti interior designer includono questi modelli di sedie iconiche quando devono decorare una stanza, e il successo è garantito. Sono senza tempo e aggiungono un tocco speciale a qualsiasi spazio.

Senza volerlo, queste famose sedie sono impresse nella nostra mente, riportano alla mente ricordi ed evocano sensazioni. Trovare una sedia iconica quando si entra in una stanza è come incontrare una vecchia conoscenza e sentirsi immediatamente a casa.

Li abbiamo visti nei film, in televisione, nelle riviste specializzate, li abbiamo visti permeare la nostra cultura e diventare parte di noi. Oggi diamo uno sguardo indietro ad alcuni modelli di sedie iconiche e ne scopriamo di più.

Nel 1950 la sedia Eames, nota anche come Plastic Chair, si aggiudicò il secondo premio nella categoria delle sedute durante il concorso Low-Cost Furniture Design organizzato da Nelson A. Rockefeller al MoMA di New York.

La Fiberglass è stata la prima sedia in plastica prodotta a livello industriale, ma la sua produzione è stata presto condizionata dal rischio ambientale rappresentato dalla fibra di vetro con cui è stata realizzata.

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Modelli di sedie da pranzo

Il finlandese Ilmari Tapiovaara non era prolifico: voleva che i suoi pezzi fossero perfetti e passava il tempo a migliorarli, il che lo portò a realizzare quattro versioni della sua Domus, che vediamo qui sopra e che creò nel 1946. Grazie ai suoi caratteristici braccioli corti, la Domus slla può essere avvicinata a un tavolo. Sapevate che era conosciuta come “sedia finlandese”? È stato così soprannominato per il suo successo internazionale.

A capotavola troviamo la sedia stilizzata e scultorea Hill House dello scozzese Charles Rennie Mackintosh, un pezzo che esiste da più di un secolo, essendo stato creato nel 1902. Si tratta infatti di un’opera talmente importante del creatore da essere conosciuta direttamente come sedia Mackintosh. È realizzato in frassino laccato nero e presenta un lungo e monumentale schienale. Il sedile, invece, è rivestito in velluto.

Il designer d’interni, Matthew Coe, abbina queste due sedie al resto, molto simile nella linea estetica, del modello Coonley 2, in questo caso una creazione dell’americano Frank Lloyd Wright. In entrambi i casi il Makintosh e il Coonley 2 sono prodotti da Cassina.